Psicologa Varese

Dott.ssa Elena Guadalupi

Psicologa e Psicoterapeuta a Varese

La Vita con le sue prove e con le sue difficoltà è come un Viaggio: in alcuni momenti è possibile compierlo da soli,  ci si sente Forti, con le risorse per poterla affrontare e vivere, e anche goderne tutti gli aspetti.
Ci sono momenti in cui questo, invece, può diventare difficile; condizioni di stress, di sofferenza fisica e psichica, situazioni di conflitto relazionale ed interiore possono generare un vero e proprio disagio di vivere, portando a sintomi come ansia, depressione, attacchi di panico, angosce e insicurezze che entrano a far parte del nostro quotidiano, rendendo la Vita non più piacevole e gioiosa.

Dott.ssa Elena Guadalupi

Psicologa e Psicoterapeuta a Varese

La Vita con le sue prove e con le sue difficoltà è come un Viaggio: in alcuni momenti è possibile compierlo da soli, ci si sente Forti, con le risorse per poterla affrontare e vivere, e anche goderne tutti gli aspetti.
Ci sono momenti in cui questo, invece, può diventare difficile; condizioni di stress, di sofferenza fisica e psichica, situazioni di conflitto relazionale ed interiore possono generare un vero e proprio disagio di vivere, portando a sintomi come ansia, depressione, attacchi di panico, angosce e insicurezze che entrano a far parte del nostro quotidiano, rendendo la Vita non più piacevole e gioiosa.

Ritrovare l’amore verso di Sè

Domande sulla Psicoterapia

 

Chi è lo psicoterapeuta e che differenza c’è dallo psichiatra?

Lo psicoterapeuta è uno specialista, laureato in psicologia o medicina e successivamente specializzatosi in psicoterapia, attraverso una scuola quadriennale presso le scuole di specializzazione in psicologia clinica . Non si sostituisce al paziente, ma aiuta ad affrontare le problematiche che possono riguardare la sfera personale e /o di coppia e a trovare dentro di sé strade più funzionali in momenti di difficoltà.

Si differenzia dallo psichiatra che è laureato in medicina e specializzato in psichiatria; lo psichiatra è più orientato alle componenti biologiche e neurobiologiche del disagio personale ed esistenziale e si avvale della psicofarmacologia quale intervento elettivo, a differenza dello psicologo e dello psicoterapeuta (quando non medico) che non prescrivono e non possono prescrivere psicofarmaci. Questo non esclude una sinergia tra le due figure che può essere estremamente efficace, se opportunamente valutati i due tipi di intervento: quello psicologico e quello psicofarmacologico.

In cosa consiste il primo incontro con lo psicoterapeuta?
Il primo incontro consiste in un approfondimento delle problematiche col fine di stabilire insieme al paziente l’obiettivo che si vuole raggiungere.
È possibile, a partire dal primo incontro, un primo sblocco emotivo ed acquisire una prima consapevolezza relativa ai meccanismi auto sabotanti responsabili del sintomo.
Come si svolgono le sedute e con che frequenza?

Le sedute sono composte da moduli di 45 minuti (ora terapeutica) e hanno la caratteristica  di continuità; è consigliabile che le prime sedute avvengano in modo ravvicinato, con frequenza settimanale o bimestrale. Successivamente possono essere diluite nel tempo fino a chiusura definitiva.
Le sedute si svolgono in forma di colloquio, ma anche in forma di pratiche ed esercizi corporei e bionergetici, a seconda dell’obiettivo che ci si è prefissati e della fase del percorso. Tra una seduta e l’altra è possibile apprendere esercizi e”compiti”da svolgere a casa, col fine di rafforzare e consolidare le nuove consapevolezze acquisite.

Quando iniziare una psicoterapia e quanto tempo dura?

Quando il disagio ed il sintomo fanno soffrire; quando tale sofferenza supera la capacità di adattamento e la gestione della stessa. Quando la normale quotidianità non è più normale ed il disagio incominciano ad entrare nella sfera personale, nelle relazioni, nell’ambito lavorativo e si avverte l’incapacità di risolvere ed affrontare tale sofferenza da soli.
Il percorso prevede un primo pacchetto di cinque sedute a distanza ravvicinata; spesso questi primi incontri sono sufficienti per un sollievo dai sintomi.  Quando questo non avviene si concorda insieme, paziente e terapeuta, la durata ulteriore del percorso nel rispetto delle problematiche del paziente.

Qual è il modello teorico di riferimento?

E’ ISTDP, una forma di psicoterapia breve ed intensiva sviluppata da Davanloo negli anni 70. Deriva dalla terapia psicoanalitica, che si basa sul concetto di ansia, difese ed impulso, ma si discosta da essa per la brevità del percorso terapeutico, nonostante non sia possibile stabilire la durata a propri. L’integrazione dell’ISTDP con la Terapia Reac ha come obiettivo quello di ottimizzare la capacità di risposta dell’organismo sul piano neuro psico fisico.

Che cos’è la psiconeuromodulazione?

Un trattamento medico con tecnologie innovative, che si avvalgono di correnti elettriche o campi
elettromagnetici per agire sul Sistema Nervoso. I più comuni dispositivi utilizzano le correnti elettriche e i campi elettromagnetici in modo impositivo per stimolare o inibire (condizionare) la produzione dei
neurotrasmettitori responsabili delle varie funzioni delle aree cerebrali, quindi agendo in maniera aggressiva per “risolvere” il sintomo. Tutto questo presenta un alto costo biologico, in quanto il più delle volte il sintomo viene eliminato o ridotto, tuttavia mantenendo una carica energetica che finisce per spostarsi su un’altra area. Questa Terapia non si basa sull’emissione in sé (che è bassissima e non disturbante), ma sulla significativa connessione tra corpo e macchina; questa interazione produce un flusso di micro correnti autologhe, ovvero prodotte dall’organismo stesso per effetto del campo radioelettrico, che viene convogliato asimmetricamente. Quindi, la Terapia REAC non genera un effetto terapeutico che deriva dall’interazione radioelettrica che emette.

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